Case vacanze e appartamenti a Santa Fiora

Scegli di trascorrere le tue prossime vacanze a Santa Fiora, un bellissimo borgo toscano caratterizzato da case vacanze e appartamenti rustici e tradizionali che si presentano con bellissime facciate in pietra, immerse nel verde. Potrai scegliere di alloggiare in una zona centrale, per avere tutti i servizi del paese a portata di mano e muoverti a piedi tra le vie acciottolate del centro storico. Se preferisci invece pace e relax, ci sono le strutture nelle campagne di Santa Fiora che ti permetteranno di vivere una vacanza a ritmo lento e a stretto contatto con la natura. Da qui sarà infatti facile esplorare i dintorni e i boschi caratterizzati da lecci, faggi e castagni. All’interno le strutture sono caratterizzate da ambienti classici con mobili in legno dallo stile semplice e sobrio.

Le case vacanze e gli appartamenti di Santa Fiora sono perfetti per chi desidera trascorrere un soggiorno all’insegna della comodità grazie agli ampi spazi interni ed esterni, nonché la connessione internet, un parcheggio nella proprietà e una bella cucina attrezzata. Per questo le famiglie con bambini potranno godersi tutti questi comfort e divertirsi nel bellissimo giardino, che si presenta con un prato all’inglese perfettamente curato e un’area per pranzare e cenare all’aperto con tavoli e sedie da esterno. Non può certamente mancare la piscina che si inserisce perfettamente nel paesaggio rigoglioso circostante. I più piccoli si divertiranno a tuffarsi a bomba in piscina, mentre gli adulti si rilasseranno prendendo il sole sui lettini.

Se sei in cerca di un luogo ameno e incastonato in un paesaggio mozzafiato, Santa Fiora farà sicuramente al caso tuo. Si tratta infatti di un piccolo borgo arroccato su una rupe situata alle pendici del Monte Amiata, in provincia di Grosseto. La Maremma toscana, con i suoi scenari brulli e selvaggi, fa da sfondo a questo villaggio medievale ricco di testimonianze storiche. Passeggia lungo le sue stradine strette e tortuose, i vicoli lastricati e le piazzette suggestive per scoprire ogni angolo di Santa Fiora facendo un viaggio nel tempo. Il centro storico accoglie il visitatore con la sua piazza principale e i resti delle fortificazioni della famiglia degli Aldobrandeschi ed è suddiviso in tre diverse frazioni: il Castello, il Borgo e Montecatino.

È proprio il terziere Montecatino a custodire una delle attrazioni più amate di Santa Fiora. Si tratta della Peschiera, una struttura voluta dagli Aldobrandeschi per ospitare un vivaio di trote, limitato dalle sorgenti del fiume Fiora. Gli Sforza decisero però di trasformare questo luogo in un bellissimo parco-giardino che ancora oggi è visitabile e rappresenta uno dei migliori motivi per visitare questo borgo maremmano. Attualmente nelle acque della peschiera è possibile ancora osservare le trote macrostigma, in via di estinzione, che qui possono nuotare in un ambiente incontaminato. Nella stessa zona della Peschiera si trova anche la Chiesa della Madonna delle Nevi, molto particolare perché dotata di un pavimento in vetro che permette di ammirare le sorgenti del torrente Fiora.

Una volta scoperto il centro storico, vale la pena esplorare la rigogliosa vegetazione circostante, costituita prevalentemente da boschi fitti e rilievi più o meno in quota. Una delle destinazioni più ambite è sicuramente la vetta del Monte Amiata con i suoi 1.738 metri di quota e la famosa croce monumentale in ferro, alta 22 metri e realizzata dall’artigiano senese Zalaffi. Avrai l’occasione di percorrere una fitta rete di sentieri che attraversano i bellissimi castagneti e la più grande faggeta d’Europa. Sul Monte Amiata si trovano inoltre l’Indiana Park, un grande parco avventura con numerose attrazioni per grandi e piccini, un lago frequentato dagli appassionati di pesca sportiva, il Bike Free Ride per gli amanti della mountain bike e del downhill, ma anche un maneggio per organizzare un’affascinante passeggiata a cavallo e un campo da golf.

A Santa Fiora le tradizioni sono sacre e ogni occasione è buona per organizzare una sagra o una festa di paese che coinvolga cittadini e turisti. Una delle manifestazioni più amate è il Festival Internazionale di Santa Fiora che porta in città la musica classica e jazz con concerti dal vivo nella piazza principale; il Palio delle Sante Flora e Lucilla è invece una vera istituzione e va in scena la prima domenica di luglio con una sfida a colpi di tiro con l’arco seguita da una cena medievale per le vie del centro. Per quanto riguarda i prodotti tipici, in autunno potrai partecipare alla Sagra del Fungo e del Marrone, mentre in estate c’è la Festa del Drago e della Cipolla che, oltre a canti e balli, dà l’opportunità di assaggiare l’ottima Cipolla della Selva preparata in vari modi: fritta, arrosto e in agrodolce. Durante il mese di agosto la cittadina si anima con una serie di eventi per allietare le vacanze estive che iniziano con la Festa della Madonna delle Nevi, la Festa dei Lavatoi e il Giro delle Fonti e delle Sorgenti.

Per conoscere un pezzo di storia di questo territorio, vale la pena visitare il Museo delle Miniere di Mercurio del Monte Amiata. Le sale espositive custodiscono oggetti, strumenti di lavori, minerali e pannelli didattici che raccontano il passato di questa zona dal punto di vista economico e sociale.

La Pieve delle Sante Flora e Lucilla risale al XII secolo e rappresenta un bellissimo esempio di romanico-gotico. Le navate interne custodiscono alcune maioliche di scuola robbiana con i loro smalti policromi scintillanti, il pulpito è invece decorato con scene dell’Ultima Cena, della Resurrezione e dell’Ascensione.

La prelibatezza maremmana per eccellenza è l’Acquacotta, una zuppa tradizionale che affonda le radici nella cucina povera del territorio. Si prepara con un mix di verdure, pane toscano e abbondante olio d’oliva, viene infine servita con un uovo al tegamino al centro del piatto.

Nel terziere del Borgo, si trova la Chiesa di Sant’Agostino con la sua bella facciata medievale in pietra grezza. L’edificio fu costruito nel 1309, ma solo nel 1681 venne restaurato e trasformato in quello che vediamo oggi. Al suo interno potrai ammirare il trittico in olio su tela del XVI secolo realizzato da Jacopo Pacchiarotti.

Il Sasso della Fata Petorsola è oggi una rupe solitaria che ricorda a chiunque passi da Santa Fiora la leggenda di Petorsola. La fata subì un giorno lo scherzo da parte delle donne del paese che fecero finta di cuocerle il figlio in un forno per il pane e per ripicca Petorsola decise di trasformare il castello in cui viveva in una roccia perché gli abitanti del paese non si meritavano la vista di un edificio così bello.