Protezione antincendio nelle case vacanza: misure di sicurezza e norme per le case vacanza

Assicura la massima protezione dei tuoi ospiti rispettando scrupolosamente le normative di sicurezza vigenti

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Dicembre 2024

Se affitti una casa vacanze sicuramente sei già a conoscenza dei vari requisiti legali per registrare la tua proprietà prima di poterla affittare. Tuttavia, la legislazione stabilisce anche requisiti per gli standard di sicurezza delle case vacanze e altri affitti vacanzieri temporanei.
Ad esempio, nella normativa per il settore sono inclusi severi standard per la sicurezza antincendio. Inoltre, puoi adottare misure aggiuntive, oltre all’attrezzatura antincendio obbligatoria, per garantire la sicurezza dei tuoi ospiti in caso di emergenza. In questo articolo troverai tutto ciò che devi sapere sulla prevenzione degli incendi negli alloggi vacanzieri per evitare problemi con la legge.

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Quali sono i requisiti antincendio per locazioni turistiche?

Il Decreto Legislativo n. 145/2023 e la legge di conversione n. 191 hanno introdotto dei sostanziali cambiamenti per quanto riguarda le norme di sicurezza nelle strutture ricettive, tra cui rientrano i B&B e le case vacanze. Tali norme hanno l’obiettivo di incrementare la sicurezza all’interno di tutte quelle strutture a uso abitativo che vengono utilizzate per gli affitti turistici. Le norme in questione non si applicano ai soggetti che operano occasionalmente tramite il regime degli affitti brevi: gli estintori sono obbligatori solo per le imprese. Ecco cosa ha introdotto la nuova normativa.

Nuove norme antincendio per B&B e case vacanze

I principali dispositivi di sicurezza antincendio da installare nelle strutture ricettive sono gli estintori. La normativa stabilisce che ogni struttura debba essere dotata di un estintore per ogni 200 metri quadrati di pavimento. Per ogni piano deve essere presente almeno un estintore, indipendentemente dalle dimensioni totali dell’appartamento. Gli estintori vanno posizionati in luoghi ben visibili e facilmente accessibili dell’immobile, preferibilmente in prossimità delle aree a maggior rischio. Inoltre, nell’abitazione devono essere installati dei dispositivi per la rilevazione dei gas, nello specifico:

  • Un rilevatore di monossido di carbonio (CO), qualora nei locali siano presenti apparecchiature a combustione, come stufe a legna o scaldabagni a gas.
  • Un rilevatore di gas metano, in presenza di caldaie o di cucine alimentate tramite la rete di distribuzione di metano.
  • Un rilevatore di GPL, il quale serve in caso di installazione di stufe o di cucine alimentate con le bombole a GPL.

Puoi provvedere all’adeguamento della tua struttura ricettiva alle norme vigenti anche in modo autonomo e inserire la dotazione del tuo appartamento nel tuo sito web per affitti vacanze, così da sottolineare l’elevato livello di sicurezza del tuo immobile. Se preferisci, puoi rivolgerti a dei professionisti del settore e farti dare dei consigli su quali siano i dispositivi più idonei per la tua situazione. 

Che tipo di estintori devo acquistare?

In commercio si trovano facilmente degli estintori portatili a prezzi estremamente convenienti. Prima di procedere con l’acquisto, tuttavia, devi accertarti che il prodotto che stai valutando sia in linea con i requisiti antincendio per locazioni turistiche: un estintore non omologato o non idoneo per il genere di attività che eserciti può esporti al rischio di sanzioni. Gli estintori da installare nelle case vacanze e nei B&B devono possedere le stesse caratteristiche tecniche di quelli presenti nei luoghi di lavoro, quindi omologati secondo DIN EN 3-7, PED 97/23/EC con marcatura CE, con capacità estinguente non inferiore a 13A e con carica minima di almeno 6 kg o 6 litri. L’estintore deve essere in grado di provvedere ai rischi domestici, secondo le seguenti classificazioni:

  • A, con cui si intende l’incendio di materiali solidi, come il legno e la plastica.
  • B, classe nella quale vengono inseriti gli incendi a carico di liquidi infiammabili, come i prodotti a base di alcol.
  • F, categoria che include gli incendi derivati dalla combustione di oli, sia vegetali sia di tipo animale.

Meglio un estintore ad acqua o a polvere?

Gli estintori a polvere sono attualmente i più diffusi, in prima ragione perché hanno un costo inferiore rispetto agli estintori idrici. I modelli a polvere contengono delle polveri speciali, le quali risultano in grado di creare un isolamento tra gli oggetti che stanno bruciando e l’ossigeno, impedendo all’incendio di proliferare. Gli estintori a base d’acqua, invece, sono realizzati con una miscela che prevede la presenza di acqua, di un liquido schiumogeno e di aria, che in alcuni casi è sostituita da uno speciale gas. Lo spegnimento, in questo caso, avviene tramite l’azione soffocante e raffreddante del composto: la schiuma produce, infatti, una sorta di pellicola di protezione che scinde il fuoco dall’ossigeno. Gli estintori ad acqua presentano alcuni vantaggi: 

  • Sono più semplici da utilizzare.
  • Creano meno danni alle apparecchiature eventualmente recuperabili nonché agli arredi e agli oggetti.
  • A differenza degli estintori a polvere non contengono sostanze potenzialmente pericolose.
  • I modelli con serbatoio in acciaio inox sono sottoposti a una revisione quadriennale anziché triennale, come invece avviene per gli estintori a polvere.

Come e quando va eseguita la manutenzione degli estintori?

La normativa UNI 9994:2013 stabilisce che vi sono diverse fasi da rispettare per eseguire una corretta manutenzione e far sì che l’estintore sia conforme a quanto richiesto dalla legge:

  • La sorveglianza, ovvero un piccolo controllo dell’estintore da eseguire da parte del proprietario della struttura, da effettuare verificando che l’estintore si trovi nella sua posizione originale, che non sia stato manomesso e che sia in regola con le varie scadenze. 
  • Il controllo periodico, il quale va eseguito da personale competente massimo ogni sei mesi, verificando la corretta compilazione del cartellino di manutenzione, lo stato di carica e la pressione.
  • La revisione, che anche in questo caso va compiuta da personale competente, con tempistiche che sono di 24 mesi per gli estintori idrici con serbatoio in acciaio al carbonio plastificato, di 36 mesi per i modelli a polvere e di 48 mesi per i modelli idrici con serbatoio realizzato in acciaio inox.

Sono previste delle sanzioni per il mancato rispetto delle norme?

Per attestare che la struttura ricettiva sia in regola con le normative antincendio è sufficiente inviare una dichiarazione sostitutiva agli organi competenti, per cui non vengono effettuati dei collaudi su ogni casa vacanze per verificare l’effettiva messa in regola della struttura. Qualora dovesse essere predisposto un controllo da parte delle autorità preposte e la casa vacanze non risultasse in regola con le normative, si rischia una sanzione pecuniaria che va dai 600 ai 6.000 euro per ogni violazione accertata. Per affittare l’appartamento vacanze senza incorrere in tali pesanti sanzioni, di conseguenza, è bene affidarsi a dei dispositivi omologati e rispettare le varie scadenze in termini di manutenzione e di revisione.

Vige l’obbligo estintori per gli affitti brevi?

Per affitti brevi si intende quel tipo di attività che viene esercitata in modo occasionale, anche qualora il gestore sia dotato di codice CIR e utilizzi un portale per affitti vacanze. Il titolare dell’immobile può affittare la casa vacanze e limitarsi a fornire agli ospiti la biancheria a inizio soggiorno e le pulizie finali dell’appartamento, senza offrire la colazione oppure organizzare spostamenti. Se operi con queste modalità, non sei sottoposto all’adeguamento antincendio per le case vacanze. Tuttavia, è consigliabile fare prevenzione incendi anche per affitti brevi, per pubblicizzare la casa vacanze nel migliore dei modi. 

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